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REPPIA


Tratta principalmente da "Nel Bacino Imbrifero dell'Entella. Val di Graveglia" di don Luigi Biagio Tiscornia



La chiesa di Reppia sorge nella villa denominata Corte ed è d'origine anteriore al mille. Il suo titolare è S. Apollinare, che fu discepolo dell'apostolo Pietro e primo vescovo di Ravenna. Anticamente in Reppia esistevano due chiese entrambe parrocchiali, S. Maria e S. Apollinare, ma sul finire del sec. XIII le due chiese erano già unite.

Nell'aprile del 1413 prete Matteo di Napoli è Rettore di Statale, della Pieve di Lavagna e delle due chiese di Reppia. 

La chiesa di S. Maria degli Angeli sorgeva poco di sopra dell'odierna chiesa di S. Apollinare, cioè nella chiosa, e fu demolita nel 1588 circa.

Il pontefice Clemente VII il 15 giugno 1524 conferisce la parrocchia di S. Apollinare di Reppia e S. Lorenzo di Arzeno a Giovanni Raffo.

Mancata la popolazione per la peste del 1579, la Chiesa di Reppia fu aggregata a S. Lorenzo di Arzeno fino al 1667, nel quale anno fu di nuovo separata da Arzeno. L'aggregazione della parrocchia a quella di Arzeno durò 78 anni. Nell'archivio parrocchiale di Arzeno sono rimasti i registri dei battesimi, matrimoni e morti.

Il 23 maggio 1756 Mons. Tatis Domenico Olivetano vescovo e conte di Brugnato, nella sua prima visita pastorale alla Chiesa di Reppia, la decorò del titolo Priorale e consacrò le campane dedicando la maggiore a S. Maria, la seconda a 

S. Apollinare e la terza a S. Gaetano. 

Il 17 giugno 1765, lo stesso Mons. Tatis, nella sua seconda visita pastorale, consacrò la Chiesa parrocchiale e Priorale di Reppia.

Trascriviamo l'epigrafe relativa che, murata allora sopra la porta maggiore della Chiesa, in seguito venne tolta e fissata all'interno nel pilastro attiguo alla balaustra in cornu Evangeli: Quam anno 1757 titolo priorali decoravit Eclesiam hanc 

Aramque Maximam dedicavit ac sacravit. Ill.us Rev.us Episcopus D. D. Dominicus Tatis.

Nel 1903 la chiesa di Reppia fu restaurata dentro e fuori. Col far rientrare nei suoi muri perimetrali i quattro altari laterali, le venne dato l'aspetto di chiesa a tre navate.

Gli altari sono sette, compreso il maggiore dedicato a S. Apollinare: il 1° altare a destra entrando in chiesa è dedicato al Sacro Cuore che vi è in quadro; il 2° alla Madonna della Guardia con statua di legno in nicchia; il 3° alla Madonna della Cintura; a sinistra entrando in chiesa il 1° a N. S. di Loreto con statua in legno in nicchia; il 2° a S. Antonio di Padova con statua lignea in nicchia; il 3° al SS. Crocifisso. 

Tutti questi altari laterali sono costruiti in cotto con belle colonne a spirale e finiti con fregi dorati.

Nella volta della chiesa, nei dipinti del Rezio, contornati da stucchi finemente plasmati, sono espressi i punti biografici di S. Apollinare.

Nelle pareti del presbiterio sono aperte cinque grandi nicchie in cui si vedono: nella nicchia centrale la statua in legno di S. Apollinare e nelle altre le statue in gesso di S. Pietro apostolo, di S. Paolo, di S. Agostino e di S. Gaetano. 

Queste decorazioni figurano fra le opere monumentali esistenti nel comune di Ne.

Il Battistero, il pavimento e le balaustre sono in marmo di Carrara e l'altare maggiore è in cotto marmorizzato.

L'organo fu costruito dalla Ditta Paoli.

Il campanile leva la sua cuspide sull'angolo destro in fondo alla chiesa e sostiene le campane fuse dalla Ditta Capanni nel 1911. 

Esso fu edificato dai fondamenti nel 1892 in soli sei mesi di lavoro compiuto dall'unione concorde della buona ed attiva popolazione di Reppia.

L'orologio parrocchiale è lavoro del Terrile di Uscio.



particolari della chiesa

particolari della chiesa

particolari della chiesa

particolari della chiesa

particolari della chiesa

particolari della chiesa

campanile