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ARZENO


Documentazione sul restauro degli interni della chiesa di S.Lorenzo di Arzeno curato dalla "Bottega del Restauro" di Sartori Amalia



Trattasi  di una chiesa antica del    a navata unica con quattro cappelle laterali e un piccolo abside. 

Durante i secoli furono eseguite modifiche architettoniche  e decorative. Precedentemente all'ultimo restauro, per esempio, la volta della navata si presentava completamente coperta da uno strato di scialbatura e decorata con uno sfondo celeste, gli stucchi in rilievo sulla volta e sulle pareti sopra il cornicione che corre lungo il perimetro della chiesa, si presentavano coperti con colore marrone grigio e cosi' anche i due stemmi laterali. Nell'abside e  nella navata  si notavano delle lesene decorate con colore sintetico lucido giallo. Le cappelle laterali si presentavano formate da una volta e pareti dipinte con decorazioni ottocentesche, una  parte alta  costituita da stucchi dorati in rilievo, due colonne eseguite in stucco decorato in finto marmo molto scure, e in fine gli altari  minori e l'altare maggiore eseguiti in stucco, si presentavano coperti da smalto lucido. La struttura architettonica si presentava in un cattivo stato conservativo, ovunque ma in special modo nella volta si sono trovati grossi problemi di mancanza di adesione degli strati d'intonaco, crepe di piccole e grandi dimensioni, fori di chiodi e perni di vecchi impianti elettrici, e parti di intonaco degradato dall’azione di Sali solubili causati dall'infiltrazione d'acqua che quasi sicuramente causo' una mancanza di adesione del colore. 

Questo problema si e' riscontrato nelle cappelle e nella volta centrale. Le  statue in marmo site nelle nicchie si presentavano coperte da una patina di nero fumo e il Pulpito completamente ridipinto.




Interventi e fasi preparatorie

Contestualmente ai primi saggi di pulitura e  messa in luce della materia originale dei dipinti e della struttura della chiesa, ci si e' accorti che per ottenere un buon risultato di informazioni, molte delle operazioni di manutenzione dovevano essere eseguite sulle superfici dove erano presenti sopramissioni di malte, rifacimenti e ridipinture applicate nelle diverse fasi costruttive. Questo tipo di intervento eseguito su tutti gli apparati della chiesa (lesene lungo la navata e lungo il perimetro dell'abside, la volta completamente pulita da ridipinture, il pulpito e le cappelle laterali), ha fornito l'opportunitĂ  di conoscere meglio l'origine dell'edificio, che fino a quel punto presentava parti non riconoscibili come idonei alla struttura originale della chiesa, come ad esempio, le parti di stucchi in rilievo sulla volta della navata tipicamente ottocentesca, la volta dell'abside anch'essa tipicamente ottocentesca, le parti in stucco dorato settecentesco eseguite in rilievo sopra gli altari, e invece, videnziare elementi  decorativi  e tecniche esecutive importanti e originali, come ad esempio, la  decorazione  della volta, venuta alla luce  dopo un'accurata e meticolosa pulitura, da ridipinture e scialbi, dove compare un antico dipinto raffigurante San Lorenzo con la graticola e la rappresentazione dell'inferno.

Durante il restauro si e' potuto riscontare uno strato d'intonaco e uno successivo d'intonachino eseguito quest'ultimo molto liscio con calce e polvere di marmo. In alcuni punti, nella volta della navata centrale verso la controfacciata  l'intonaco appare intenzionalmente martellinato, solcato da piccole incisioni irregolari per facilitare l'adesione dell'intonaco soprastante dell'ottocento (architettonicamente la chiesa finiva dove inizia l'abside stesso). Cosi' anche le puliture nelle due cappelle laterali  della Madonna e di San  sono state eseguite allo scopo di raccogliere informazioni piu' approfondite sui dipinti del 600 e del 700. La collaborazione tra gli operatori di restauro e il direttore dei lavori costituisce 

una essenziale introduzione per poter svolgere e affrontare la metodologia piu' appropriata degli interventi scelti con criteri scientifici e storici.




Interventi di restauro conservativo e pittorico

Dopo aver osservato con attenzione tutte le superfici della chiesa e aver localizzato le ridipinture tramite analisi preliminari; piccoli tasselli di pulitura, riprese di superficie a luce radente prelievi di campioni d’intonaco e di colore da sottoporre ad analisi chimiche e stratigrafiche, si e' potuto scegliere la modalitĂ  e il metodo giusto del recupero parziale dei dipinti del 600 e 700 e il restauro conservativo e pittorico dei dipinti e delle cornici ottocentesche . Dopo un accurato esame delle condizioni conservative delle cappelle.  Insieme alla D.L. abbiamo deciso di affrontare il lavoro scoprendo i dipinti sottostanti a quelli ottocenteschi delle cappelle della Madonna e di San, poichĂ©  lo stato conservativo di questi dipinti era caratterizzato da una notevole mancanza di coesione del colore che  rendeva piu' semplice l'eliminazione dei rifacimenti; mentre nelle altre cappelle si e' reso possibile il restauro del dipinto e delle cornici ottocentesche. Nella cappella Della Madonna il recupero 600esco e' stato totale mentre nella cappella di San si e' recuperato il 700 e parzialmente il 600. Nella volta della navata si e' recuperato totalmente il 600 mentre nella volta dell'abside si e' restaurato il dipinto ottocentesco. Gli altari, il pulpito, le lesene, sono state recuperate con i dipinti originali.

Le operazioni di restauro hanno preso il via con la  pulitura a pennello di tutte le superfici dalla polvere secolare, per proseguire con una pulitura piu' approfondita nelle cappelle sulle lesene, sul pulpito con soluzione acquosa di carbonato d'ammonio sostenuto da impacchi di cellulosa e in alcuni punti dove c'era uno strato di scialbatura sottile si e' intervenuti con bisturi e martellino.La volta della navata e' stata pulita totalmente con bisturi e martellino,mentre i dipinti delle altre cappelle e della volta dell'abside  con gommina WISHAB. Le dorature sono state pulite con alcool ed essenza di trementina, mentre le statue di marmo  con carbonato d'ammonio in soluzione. Tutti gli altari vennero puliti, eliminando totalmente,con bisturi e martellino lo strato di scialbo e colore sovrastante il dipinto originale eseguito con colori ad acqua imitando il marmo. 

In molte parti della volta della navata e nelle cappelle si e' riscontrato la presenza di efflorescenze saline causate dall'infiltrazione d'acqua dal tetto, che sono state eliminate con impacchi di acqua demineralizzata e carta giapponese.

Sulla volta e parte della parete della navata vicino alla controfacciata, a causa della infiltrazione d'acqua, si e' riscontrato una grave lesione molto profonda dove si e' intervenuti con un consolidamento strutturale con inserimenti di tasselli inox e consolidanti. Su tutta la volta e in molte parti delle cappelle si sono riscontrati crepe di diverse dimensioni, mancanze d'intonaco, e vicino a questi si noto' una mancanza di adesione dell'intonaco dove s'intervenne con iniezioni di PRIMAL AC33. Il restauro comporto' poi una stuccatura a livello delle crepe con malta formata da calce sabbia di fiume e polvere di marmo di granulometria e colore simile all’originale.

Restauro pittorico: in questo caso il restauro pittorico della volta non venne eseguito, fu presa una decisione con la DL. e la soprintendenza poichĂ© qualsiasi tipo di tecnica di restauro pittorico fosse stata eseguita  non avrebbe dato un buon risultato di lettura del dipinto, i dipinti erano molto rovinati non leggibili. Nelle cappelle, nelle lesene, nel pulpito si e' eseguita un restauro pittorico a velatura in alcuni casi sottotono, in altri con rigatino con colori ad acquarello. 



confronto dopo il restauro